Che cosa significa essere una levatrice della nuova coscienza? Una levatrice dell’Anima?
Accogliere la rinascita così che la persona incarni totalmente ciò che l’anima vuole realizzare al di là di qualsiasi schema conosciuto ed esistente. Fondamentalmente la tua anima ti sta sfidando ad agire al di fuori degli schemi appartenenti a qualsiasi paradigma, perchè quella è la tua natura autentica.
Non giochi a fare il ribelle ad ogni costo, quello che intendo è una chiamata ad essere fuori dagli schemi, essere diversi, al di là degli standard, quelli strani, quelli che segnano un ritmo diverso ascoltando il proprio sentire e senso del tempo. Il nostro senso del tempo è la via fuori dagli schemi, e rallentando il nostro tempo, acquisiamo la velocità necessaria per vivere la nostra frequenza, e così facendo generiamo un cambiamento in noi e intorno a noi.
L’anima che chiede di incarnare una vita al di là degli schemi nel mondo ha solitamente una vibrazione molto elevata. Non appena una parte di essa nasce in questo spazio e in questo tempo attraverso il corpo, si trova inserita in un ambiente che è molto lontano dalla propria vibrazione, e questo è assolutamente necessario considerando che devono essere incarnati e ancorati qui una grande quantità di codici energetici e questo è possibile solo attraverso esperienze di vita. Più incontra una resistenza rispetto alla propria essenza più si ancora nella realtà. Strade sbagliate, vicoli ciechi e palle curve ti presentano una realtà difficile da affrontare ed estremamente impegnativa.
Lungi da me il voler creare un comodo nido per gli amanti del vittimismo o per coloro che cercano scuse per fuggire dalla realtà avvolti in un’aura di regale e divina investitura, o etichettare con falso paternalismo o benevolenza esperienze dolorose o traumatiche.
Non sto neanche identificando questo gruppo di anime come i supereroi rispetto agli altri. Ogni anima ha lo stesso valore, qualunque progetto abbia in sé, ogni anima è speciale e fa la differenza nella rete dell’evoluzione e dell’espansione della coscienza.
Durante il nostro percorso evolutivo abbiamo la possibilità di diventare sempre più consapevoli della trama che la nostra anima vuole tessere attraverso la nostra vita. La trama, il progetto, è un insieme di informazioni e frequenze che possiamo chiamare codici.
Essere consapevoli dei codici dell’anima che siamo qui a incarnare ci rende più determinati e pronti a seguire la nostra guida interiore, ci ispira ad essere la migliore versione di noi stessi per ciò che è possibile ogni giorno.
L’obiettivo è fondere la conoscenza e la consapevolezza umana di questa e di altre vite con quella dell’Essere incarnato attraverso di noi. Tutto questo avviene mentre smantelliamo le nostre convinzioni limitanti, creiamo spazio affinché il resto del nostro Essere energetico si incarni e possano essere accolte esperienze più allineate con la nostra anima.
Può essere stancante o frustrante a volte perchè sembra svolgersi con tempistiche che non corrispondono alle nostre aspettative e alla nostra pazienza, e visto che il processo viene metabolizzato attraverso un corpo fisico che vive in uno spazio e nel tempo, non avviene in un lampo e non è un gioco da ragazzi. La parte che genera maggior resistenza è la mente con tutto ciò che ha ereditato dalla famiglia, dalla società, con tutto quello che è stato vissuto, creato e interpretato da noi stessi, insieme a quei frammenti di coscienza legati ad altre esistenze o altre linee temporali che generano attrito. Ovviamente non possiamo pensare di poter passare al setaccio tutto, ma al momento giusto emergono fatti connessi tra loro sulla spirale del tempo per essere visti, integrati e liberati (riscritti). La nostra creatività e capacità immaginativa sono la chiave di volta.
Ironia della sorte, veniamo cresciuti inclini a perdere noi stessi in incubi mentali del passato, piuttosto che impiegare la nostra immaginazione nel creare e desiderare diversi scenari. Sognare ad occhi aperti viene visto esclusivamente come una fuga dalla realtà, a volte lo è ma se ci interroghiamo sulla sua funzione più profonda invece, possiamo renderci conto di quanto esso sia strettamente legato alla nostra capacità creativa e trasformativa; specialmente quando lavoriamo con i sogni, i sogni lucidi, le proiezioni astrali, e quei luoghi di confine tra il sonno e la veglia.
Tornando alle levatrici della nuova coscienza, queste anime attraversano un processo di liberazione che passa prima attraverso lo smantellamento di tutti i modelli acquisiti, non solo quelli limitanti ma tutto ciò che è stato acquisito, tutto deve cadere, facendo tabula rasa. Per rinascere devi aver il coraggio di lasciar andare l’identità alla quale ti eri legato.
E’ un processo importante e abbiamo davvero bisogno di molto amore e compassione per noi stessi, oltre che tempo per noi stessi per tornare ad essere al nostro centro.
Si tratta di un processo alchemico che si verifica in piena coscienza e a volte può essere doloroso perché va a riscrivere tutto, anche i concetti riguardanti l’ambito spirituale e quelli che riguardano l’essere al servizio, è tutto diverso da ciò che viene solitamente insegnato. O meglio, per un po’ è perfetto, fino a quando la tua anima inizia a scalpitare per farsi udire, per poter esprimere e vivere i propri sogni e progetti nella realtà. Ti scuote finchè non comprendi che essere al servizio è essere chi sei, abbracciando tutte le tue sfaccettature e caratteristiche di questa ed altre dimensioni in te coscienti, e questi tuoi aspetti son qui per amalgamarsi e trasformarsi in un nuovo essere che mai è esistito, e prima del quale non hai mai avuto una visione totale. Energeticamente non era possibile perchè le vecchie strutture impedivano l’espansione di coscienza e consapevolezza.
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