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PAGINE BLU: insegnamenti interdimensionaliTutti gli Articoli

LEVATRICI DI UNA NUOVA COSCIENZA

Annalisa Dell'Orto Gennaio 16, 2023 Leave a Comment 54 Views

Che cosa significa essere una levatrice della nuova coscienza?

Fondamentalmente la tua anima ti sta sfidando ad agire al di fuori degli schemi appartenenti a qualsiasi paradigma.

Questo non significa che ci comportiamo da ribelle ovunque possiamo andare, quello che intendo è che siamo nati per essere fuori dagli schemi ed essere diversi, quelli strani, quelli che segnamo il ritmo ascoltando il nostro senso del tempo.

Molto spesso queste anime hanno una vibrazione molto elevata e non appena nascono si trovano in un ambiente che è totalmente il contrario di  quello che sono, e questo è necessario perchè prima di tutto devono essere incarnati una grande quantità di codici energetici e questo è possibile solo vivendo esperienze di vita . Strade sbagliate, vicoli ciechi e  palle curve ti presentano una realtà difficile da affrontare ed estremamente impegnativa.
Lungi da me il voler creare un comodo nido per gli amanti del vittimismo o per coloro che cercano scuse per fuggire dalla realtà avvolti in un’aura di regale e divina investitura.
Ogni anima ha lo stesso valore, qualunque progetto abbia in sé, ogni anima è speciale e fa la differenza nella rete dell’evoluzione e dell’espansione della coscienza.
Essere consapevoli dei codici dell’anima che siamo qui a incarnare ci rende più determinati e pronti a seguire la nostra guida interiore, ci ispira ad essere la migliore versione di noi stessi per ciò che è possibile ogni giorno. L’obiettivo è fondere la conoscenza e la consapevolezza umana di questa e di altre vite con quella dell’Essere incarnato attraverso di noi. Mentre smantelliamo le nostre convinzioni limitanti, creiamo spazio affinché il resto del nostro Essere energetico si incarni.
Considerate che questo avviene in un corpo fisico che vive in uno spazio e nel tempo, questo non avviene in un lampo e non è un gioco da ragazzi, la parte che genera maggior resistenza è la mente con tutto ciò che ha ereditato dalla famiglia e dalla società, insieme a quei frammenti di coscienza legati ad altre esistenze o altre linee temporali che generano attrito. Ironia della sorte, veniamo cresciuti inclini a perdere noi stessi in incubi mentali del passato,  piuttosto che impiegare la nostra immaginazione nel creare e desiderare diversi scenari, e quando sognamo ad occhi aperti spesso scappiamo dalla realtà invece di renderci conto di quanto il sogno ad occhi aperti sia strettamente legato alla nostra capacità creativa e trasformativa, specialmente quando lavoriamo con sogni lucidi, proiezioni astrali, sogni e quei luoghi di confine tra il sonno e la veglia.
Tornando alle levatrici della nuova coscienza, queste anime attraversano un processo di liberazione che passa prima attraverso un processo di smantellamento di tutti i modelli acquisiti, non solo quelli limitanti ma tutto ciò che è stato acquisito, tutto deve cadere, facendo tabula rasa. Questo è importante, e in questo processo abbiamo davvero bisogno di molto amore e compassione per noi stessi.

Si tratta di un processo alchemico che si verifica in in piena coscienza e a volte può essere doloroso perché va a riscrivere tutto, anche i concetti riguardanti l’ambito spirituale e quelli che riguardano essere al servizio, è tutto diverso da ciò che viene solitamente insegnato. O meglio, per un po’ è perfetto, fino a quando la tua anima inizia a scalpitare per farsi udire, per poter esprimere e vivere i propri sogni e progetti nella realtà, e ti scuote finchè non comprendi che essere al servizio è essere chi sei, abbracciando tutte le tue sfaccettature e caratteristiche di questa ed altre dimensioni in te coscienti,  e queste son qui per amalgamarsi e trasformarsi in un nuovo essere che mai è esistito, e prima del quale non hai mai avuto una visione totale. Energeticamente non era possibile perchè le vecchie strutture impedivano l’espansione di coscienza e consapevolezza.

Se l’anima è una levatrice, significa che si trova al limite dei mondi interni, dei mondi esterni, dei mondi vecchi e nuovi, dei sogni e del risveglio, del mondo materiale, dei mondi invisibili e di altre dimensioni.
Il suo essere al centro non significa incorporare le strutture del cammino spirituale, il suo essere al centro significa incornare i nostri sé liberi, selvaggi, creatori e catalizzatori dell’anima, è il volto del Femminile Sacro  che si esprime “se stessa” attraverso i modi del Matto dei tarocchi, della Sacerdotessa, della Strega, del Cappellaio Matto, è qualcosa che mai ti saresti aspettato  e che non si è mai afferrato del tutto in precedenza.
Il riconoscere e vedere il proprio essere strani e  diversi si verifica nei nostri diversi aspetti, a diversi livelli così da poter aver  tempo di integrare e capire quali e quanti codici conteniamo in noi stessi. Allora comprendiamo che ogni qual volta ci siamo sentiti esclusi, rifiutati e diversi  aveva uno scopo, diciamo che abbiamo sperimentato attraverso eventi distorti  che in realtà siamo sempre stati visti, riconosciuti nella nostra stessa diversità e questo è sempre stato riconosciuto come nostro valore (caratteristica). Il nostro trauma da rifiuto, il nostro  sentirci inadatti ci ha spinti di continuo ad agire per essere visti, ad aderire e voler appartenere a tutti i costi ad una struttura energica che in realtà ci ha sempre visti come siamo. Nel momento in cui ci rendiamo conto di questa nostra lotta interiore e siamo pronti a riconoscere il valore della nostra diversità, è il momento in cui ci arrendiamo e si smettiamo di combattere contro la nostra natura autentica e siamo in grado di riconoscerla da una prospettiva più ampia (che sia chiaro non sto elogiando né giustificando alcun comportamento  tossico, ma mi riferisco al lasciar andare la nostra ferita e riconoscerci come l’essere più sorprendente che già siamo!).
La nostra anima, la sua connessione con la Fonte e tutti quegli schemi energici provenienti dalle interazioni con  persone e luoghi in realtà dicevano: “Puoi liberarti da ciò che tu consideri essere catene, noi ti amiamo e sosteniamo così tanto che tu possa riconoscere in te la capacità e la possibilità di  spiegare le tue ali e danzare la tua bellezza,  per ispirare e creare nuovi mondi insieme a quelle anime e  quei luoghi che risuonano con te”.
Anima ama la sua stranezza
Ayladan

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Annalisa Dell’Orto
Mediatrice dell’Essere

annalisa@ladanzadeltuono.com
334-7651787

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