Come faccio a capire su quale frequenza mi sto sintonizzando? E chi sto canalizzando?
Il primo passo è ascoltarsi, ed essere onesti con se stessi in relazione alle dinamiche che si stanno vivendo, così da comprendere in quale dei nostri mondi ci stiamo muovendo e per comprendere di conseguenza il messaggio che riceviamo, a prescindere che siano messaggi provenienti dalla nostra Guida interiore o Arcangeli, Esseri stellari o i Registri Akashici o altri Esseri di Luce.
Quando a esprimersi sono Esseri di Luce quello che è certo è che non hanno mai un tono del rimprovero che faccia leva sul nostro senso di colpa, mancanza di autostima o inadeguatezza rispetto a qualcosa che ancora non viviamo, non possiediamo, non stiamo facendo ecc.
Sicuramente questi Esseri danno indicazioni di massima che sarebbe beneficioso o utile per noi seguire, aiutano a comprendere la profondità del messaggio o di una situazione, ma non obbligano nessuno a far niente, non generano pettegolezzi e anche quando sono molto diretti nell’affrontare alcune tematiche quello che fanno è spiegare in che modo ci stiamo allontanando da noi stessi o magari quanto possa essere deleteria una situazione, tuttavia la responsabilità di scegliere e agire spetta noi e e noi soltanto e nessuno si può sostituire ad essa.
Se arriva un messaggio che fa leva sulla vergogna, la colpa o l’inadeguatezza questo è già un campanello di allarme.
Le cose son due, o si sta canalizzando una energia distorta oppure è il piano mentale di chi parla che si manifesta facendo leva sul “giudizio su di sè o sulla situazione o su un’altra persona”.
Soprattutto è lampante che la fonte del messaggio non è Amore e spesso è la persona stessa ad esprimere e o personificare il proprio piano mentale e molto probabilmente il giudizio che nutre nei propri confronti.
Questo avviene anche quando il messaggio viene canalizzato per conto di terzi e quello che accade è che venga canalizzato lo stesso tono e prospettiva attraverso la quale il canale guarda a se stesso o una parte di sè o altre persone. Non fa altro che mettere in scena le proprie dinamiche all’interno delle quali a volte si sente in posizione di inferiorità.
Spesso ci dimentichiamo di come la nostra mente interpreti la realtà in base al passato, e di fatto acquisisce anche tutte le informazioni e regole interiorizzate nei percorsi spirituali con i relativi ingredienti ed è abile a presentarle sotto le mentite spoglie di guide.
Può capitare così che arrivino suoni o immagini che siano frutto dei vissuti personali e degli irrisolti di chi parla. Non significa dover tacere, ma semplicemente chiedere se quell’esperienza può risuonare, anche da prospettive differenti.
Altre volte appena emerge una sensazione, quando una persona non è abituata ad entrare in uno spazio di vuoto, nel quale si sta fermi per lasciar emergere un significato più profondo, questa viene immediatamente etichettata e definita per velocizzare il processo, e zittire ogni voce incapace di stare in una fase di transizione, e preferisce sbarazzarsi immediatamente del problema e o della dinamica. Così facendo però vengono compressi l’esperienza e il contatto con il proprio sentire, che ha necessità di tempo per esprimersi ed espandersi nel corpo, specialmente se non si è abituati a farlo. Non sto affermando che a volte i processi non possano essere veloci, assolutamente no, ma è importante lasciar emergere tutto. Non è una gara o una corsa contro il tempo.
Serve tempo per ascoltare, lasciar sedimentare e lasciar germogliare il nuovo. Rispettando i personali riti di passaggio e ritmi, che di certo non hanno la tempistica del tutto e subito, si innesca il cambiamento e si ritrova la connessione.
Altro caso sono persone che vedono la propria opera di servizio come un farsi carico della crescita spirituale altrui … anche se in realtà si tratta più di una forma di controllo rispetto al proprio dolore, o l’annullarsi per gli altri. “Ti prometto la soluzione pronta, la bacchetta magica, perchè io mi preoccupo per te e vedrò di farti notare quanta preoccupazione abbia nei tuoi confronti, a fin di bene e standoti così vicino da esercitare un controllo sul tuo dolore, per salvarti da esso”. Spesso è un meccanismo inconsapevole a volte sottile che fa capolino a tratti, altre volte è più plateale.
Altre volte ancora, può capitare di voler consultare qualcuno per ricevere messaggi dalle proprie guide, ma il canale entra nella narrazione dipingendosi come il bambino d’oro, e il consultante come una persona in gamba, ma confusa, un po’ persa, direi che anche questo è un altro campanellino…. anzi una sirena che suona. La nota stonata non è il tuo essere confuso, o perso, ci sta, capitano quei momenti, il campanello d’allarme è il canale che ha necessità di far parte della narrazione degli altri e poi metterli in un piano inferiore rispetto al proprio.
Parliamoci chiaro nessun canale è perfettamente pulito, il messaggio passa attraverso una persona e i propri filtri e consapevolezza. La cosa migliore sarebbe riferire il messaggio parlando delle sensazioni che porta, raccontando le immagini e le parole senza interpretarle e non sempre è facile, ma fortunatamente ci sono molte persone che operano così.
Altro spunto di riflessione può essere lo stesso contenuto del messaggio; ad esempio se per trasformare una situazione devi reperire la rugiada raccolta alle 6 del mattino sulle pendici del K2 la terza luna piena del mese, e mi raccomando, che cada di giovedì, è la mente. Se gli Esseri di Luce richiedono l’utilizzo di un qualche oggetto, o strumento o altro, tranquilli che è già in casa, realizzato, acquisito o acquistato in passato (Non sempre sono acquisti compulsivi
a volte son ispirati
).


Ho esagerato volutamente ma la soluzione passa per il nostro sentire, le nostre emozioni e credenze.
Il Divino, l’Universo, l’Amore in qualunque modo lo si voglia chiamare è semplice; soprattutto se vuoi trasformare una tua situazione o ferita ben vengano gli atti psico magici, possono essere veramente potenti, ma la vera bacchetta magica sei tu che desideri fermamente compiere i passi necessari per vivere la tua natura autentica, e questo lo puoi fare ovunque l’importante è che tu sia presente.
La bellezza dell’Amore è immediata e diretta in tutte le nostre caratteristiche, è una presenza e un divenire che fluiscono in modo naturale.
Ayladan
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