La prima volta che ho aperto gli occhi e ho visto apparire un Essere vicino a me ero una bambina piccola. La sensazione che avevo era quella di essere alla presenza di un Essere con energia maschile,quella era l’immagine che arrivava nella mia mente. Era lì vicino a me sorridente. Non ricordo nessuna bocca, ma ancora una volta la sensazione che ho avuto era quella di una presenza gioiosa. Ogni qual volta ne percepivo la presenza sembrava assicurarsi che stessi bene.
Mi sentivo nutrita dalla sua presenza, ovviamente non mi stava nutrendo fisicamente, ma una parte di me si sentiva nutrita, soddisfatta dalla sua presenza amorevole, non mi mancava nulla.
Stavamo interagendo in questa realtà, eppure le nostre interazioni stavano avendo luogo anche in un tempo diverso, o piuttosto oltre il tempo, quello che potremmo chiamare il tempo dell’anima, sempre presente, proprio come avviene nei sogni.
Come potevano questi incontri essere un nutrimento per me? Era la mia coscienza che si sentiva appagata e provavo sensazioni di dolcezza e amore, ma non si trattava solo di quello, stavo anche immagazzinando conoscenza anche se allora non ne ero del tutto consapevole; per me le nostre interazioni, con lui e altri come lui, erano giochi. Nel tempo ho imparato a comprendere che non si trattava unicamente di sogni, restavano lì scolpiti nel tempo, non erano di quei sogni che si dimenticano poco dopo il risveglio, ciò che avevo appreso era stato archiviato nel mio corpo, in modo che io potessi reciperarlo al momento giusto da adulta attraverso le sensazioni, le emozioni, il respiro e l’intenzione.
Il nostro corpo è uno strumento fantastico e grazie ad esso possiamo generare nuove comprensioni ed evolvere. È una biblioteca vivente attraverso la quale possiamo sintonizzarci su altre frequenze e dimensioni. Per accedervi non è richiesto alcuno sforzo mentale o privazione o ‘sacrificio’ volto a piegare o punire il corpo fisico, no assolutamente no; stiamo parlando di amore e compassione, questo è il linguaggio dell’anima e con esso quello della Fonte.
Quante dimensioni ci sono? Innumerevoli.
Negli ultimi anni abbiamo spesso sentito parlare della transizione dalla terza alla quarta e quinta dimensione, ma cosa significa?
Possiamo dire che mentre viviamo la nostra vita quotidiana iniziamo a sperimentare sincronicità e siamo in grado di identificare modelli nella realtà che rispondono alle nostre domande interiori. È nostra scelta andare oltre cogliendo un significato più profondo oppure no.Noi attraverso il nostro cuore e le sensazioni, ci rendiamo conto di sentire vibrare in noi una sorta di chiamata, una sensazione difficile a spiegarsi, è un bisogno di cambiamento e la volontà di trovar risposte per comprendere cosa stia avvenendo in noi, e quando ci imbattiamo in argomenti che risuonano con la nostra anima proviamo una sensazione di felicità totale sbocciare nel petto.
Comprendiamo che il sentire quelle emozioni e sensazioni è quello che fa la differnza. Ci rendiamo conto che la realtà non è solo ciò che sperimentiamo attraverso i nostri cinque sensi o ciò che possiamo misurare solo con strumenti e una mentalità logica. Più seguiamo le coincidenze e più queste accadono e vediamo, sentiamo o riconosciamo modelli. È una ricerca, l’obiettivo finale è l’evoluzione e l’incarnazione della nostra vera natura. E’ un obbiettivo che di fatto porta ad un mutamento continuo.
Per incarnare la nostra natura autentica dobbiamo lasciare andare le credenze e i modelli limitanti, riguardanti noi stessi, la vita e il modo in cui interpretiamo tutto, e questo comporta molti cambiamenti. A volte veri e propri ribaltamenti.
Durante l’ultimo anno le frequenze emesse dal nostro pianeta, sono davvero elevate, oserei dire alle stelle, è come se la Terra si fosse risvegliata dopo un periodo di ibernazione e stesse raggiungendo di nuovo la medesima frequenza vibratoria che aveva eoni fa, ma con una consapevolezza e una coscienza diverse. Noi non siamo disgiunti dal nostro pianeta, siamo un solo organismo, insieme a tutti gli altri Esseri che lo popolano. Proviamo ad immaginare la Terra come un bellissimo Essere che si risveglia da un lungo sonno, si stiracchia e sbadiglia e trova un nuovo equilibrio prima di alzarsi. Noi stiamo vivendo esattamente questo assestamento che di fatto invita noi tutti a fare lo stesso, consapevoli o meno questo “risveglio” impatta tutti, ognuno in un modo differente. Si è innescato così un enorme cambiamento anche nel nostro equilibrio e, se lo sentiamo vero per noi e lo scegliamo, abbiamo la possibilità di accedere alla quarta dimensione, è una sorta di spazio-tempo transitorio dove ci avviciniamo ancora di più a incarnare qui e ora la nostra vera natura, e tutto questo ha luogo nella realtà quotidiana. A dir la verità tutte le dimensioni esistono già e son tutte presenti, diciamo che ora abbiamo la possibilità di viverle ed integrarle nella nostra vita con maggior consapevolezza.
Tornando alla quarta dimensione ci possiamo domandare che cosa accade quando vi accediamo, o ci accorgiamo di sentirla vibrare in noi?
Ci viene chiesto di lasciare che tutti i modelli limitanti e le credenze riguardanti noi stessi e la vita si sgretolino, questo vale per tutto, modelli mentali, relazioni, dogmi, situazioni, scelte che non abbiamo ancora avuto il coraggio di fare.E’ una dimensione che ci spinge a far i conti con il cammino e con il proposito della nostra anima. Magari qualcosa abbiamo intuito , magari no e se prima di incarnarci qui sulla Terra abbiamo deciso di realizzare un determinato percorso questo è il momento in cui ci ritrova a navigare in acque a volte impetuose.
Fino a qualche anno fa, prima del 2020 bene o male occorreva un annetto per trovare un equilibrio e una nuova direzione, ma ora a volte i tempi possono sembrare accelerare a volte o rallentare in altre. Tutto questo lavorio stile centrifuga ci permette di entrare nella quinta dimensione.
Nell’arco della giornate sperimentiamo tutte queste dimensioni; generalizzando potremmo dire che la vita quotidiana con la nostra routine che si ripete reiterando comportamenti automatici sia la terza dimensione, la quarta dimensione come abbiamo detto è caratterizzata dal lasciare che tutti gli schemi che ci imprigionano si sgretolino, mentre nella quinta dimensione percepiamo attraverso il corpo una vibrazione totalmente differente, quadi più calma, una vibrazione più elevata questo rende possibile connettersi più facilmente al nostro Sé superiore, e alle nostre dimensioni, quegli aspetti di noi o Esseri che vivono altre frequenze. Se ne percepisce comunque la presenza nella realtà quotidiana, si ha la netta sensazione di saltare su diverse linee temporali, man mano che compiamo delle scelte abbiamo la sensazione che si presentino a noi già delle possibili strade da intraprendere per proseguire nella nostra evoluzione personale. Altre volte sperimentiamo simultaneamente più prospettive contemporaneamente.
Allo stesso tempo le differenti vibrazioni non sono compartimenti stagni, sono decisamente influenzate dalle nostre emozioni, pensieri, intenzioni e ….non temete ci sono ancora… altre credenze limitanti. Più stabilizziamo il nostro essere in quinta dimensione , più abbiamo una prospettiva ampia rispetto alle nostre esperienze di vita e questo accende un’ulteriore evoluzione, infatti tutti i diversi aspetti di noi stessi, tutti i nostri diversi percorsi seguiti devono essere fusi insieme con una nuova consapevolezza, da una parte quella dell’essere umano e dall’altra quella di un essere multidimensionale e per far ciò impariamo veramente l’arte del lasciar andare. Non possiamo controllare a priori il risultato, creeremmo solo resistenza.
Ci rendiamo conto di come ogni scelta ora apra la strada a nuove opportunità o piuttosto a linee temporali diverse da quelle che abbiamo sperimentato prima. Non appena scegliamo e lasciamo andare il passato, entriamo in nuove linee temporali che hanno accesso ad altre e così via. L’obiettivo è quello di realizzare il nostro progetto di anima e lasciarlo emergere, dobbiamo unire tutti i nostri diversi aspetti e connessioni con l’Universo e le altre dimensioni… e sorpresa … dobbiamo lasciare andare, anzi far sbriciolare, le credenze limitanti nel nostro cuore più profondo alle quali ci teniamo aggrappati.
E’ un cambiamento abbastanza impattante, è un processo alchemico attraverso il quale cambiamo pelle e rinasciamo in una nuova vita. Quella di un Essere che si è incarnato attraverso noi con un progetto di anima, che potremmo chiamare l’insieme dei talenti e progetti che chiedono di manifestarsi nelle nostre vite. Il nostro obiettivo è diventare consapevoli di essere i creatori delle nostre realtà e il nostro lavoro sull’ombra custodisce un vero tesoro. Mentre lasciamo andare i modelli limitanti e distorti, li stiamo riscrivendo con nuova coscienza e frequenza vibratoria.
Il lavoro sull’ombra è fondamentale, allo stesso tempo è importante evitare che diventi un rifugio, e un circolo vizioso durante il quale si lavora costantemente su di sè, ma è impensabile terminare il lavoro, finché siamo qui impariamo. E’ importante lasciar andare, è importante comprendere quale energia e tempo dedichiamo a noi stessi e ai nostri desideri, non c’è più spazio per tollerare situazioni superate o che non portano a nulla. Se impariamo a lasciar andare, impariamo anche ad accogliere il nuovo ed allineato con la nostra nuova consapevolezza.
Le interazioni sono caratterizzate ancora di più dalla risonanza, più siamo autentici, maggiore è la nostra possibilità di incontrare la nostra tribù dell’anima, anime simili che lavorano insieme con progetti simili da realizzare.
Non siamo mai soli, mai.
Quando siamo in connessione con la nostra anima e quindi con la Fonte sperimentiamo un senso di gioia e di amore traboccante. Non sto dicendo che non abbiamo bisogno di interagire con altre persone, ma quando decidiamo di interagire con esse non lo facciamo più da uno spazio di mancanza, o bisogno che qualcuno riempia i nostri vuoti interiori.
Inoltre, siamo connessi e lo siamo sempre con Coscienze Collettive, Guide, Maestri, Angeli, Famiglie Stellari, in qualunque modo vogliate chiamarli, questi Esseri sono sempre stati al nostro fianco fin dalla nascita, per non parlare della nostra essenza presente in altre dimensioni, gli altri nostri sè. Davvero mai da soli.
Tornando a quegli Esseri vicini a me fin dalla prima infanzia, sono Esseri interdimensionali connessi ad altre dimensioni e sistemi stellari. Il modo in cui la mia mente li percepisce è come Esseri Blu, non ci sono solo Esseri Blu ce ne sono altri, di forma e natura diversa, sono la mia squadra o famiglia di Luce e quello che ho condiviso finora e in altri articoli è il risultato delle nostre interazioni e dei loro insegnamenti.
Ayladan
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