Dopo gli eventi che hanno catalizzato la mia trasformazione alchemica di questi anni, con un tocco finale iniziato in Irlanda lo scorso maggio avevo pensato di concentrare la mia attenzione sul libro che ho scritto.
“Atlantide Il Cammino delle Stelle” (Edizioni Aurora Boreale) ( https://www.auroraboreale-edizioni.com/prodotto/atlantide-il-cammino-delle-stelle-annalisa-dellorto/ – https://www.amazon.it/Atlantide-cammino-stelle-Annalisa-DellOrto/dp/B0BYC46JQ7 ) è sì un romanzo, ma racconta delle memorie emerse in me riguardanti un altro pianeta appartenente alla “costellazione di Atlantide”, un progetto che coinvolge più pianeti in diversi spazi, tempi e dimensioni.
Il focus però non può essere il passato e la sua riscrittura.
Eoni fa son stati piantati i semi dell’essere multidimensionale che è l’essere umano, anche qui sulla Terra. Da allora ha dovuto percorrere una lunga strada per ritrovare il bandolo, i filamenti, della propria essenza con quelle capacità e talenti che son state “opportunamente” tenute distanti e separati dalla coscienza e consapevolezza.
Tutto ciò non cambia o invalida chi siamo in realtà.
Per questo il libro è composto da due parti: le memorie e la consapevolezza odierna, che abbraccia eventi a partire dalla mia infanzia ad un tempo presente.
Il racconto, le emozioni, i luoghi e personaggi sono un tramite per trasmettere insegnamenti: ascolto, vibrazione, allineamento, linee temporali che riscrivono il presente in un “futuro passato” per decolonizzare la mente, i modi di pensare e creare il nuovo.
Questo per creare domande e riconoscere le risposte custodite nel nostro corpo, nel nostro centro creativo che per sua natura è totalmente ancorato nella realtà e per questo sa stare anche a cavallo di altre dimensioni, interiori e non.
Le risposte son personali
Ognuno di noi ha attraversato, attraversa o attraverserà un processo alchemico che darà origine al nuovo che per sua natura non può essere conosciuto a priori, prima del passaggio.
Quegli Esseri Blu di cui parlo nel libro, la mia mente e consapevolezza li ha tradotti da sempre come “Esseri del Tuono” (Esseri connessi al vuoto creativo, al di fuori dello spazio e del tempo e al contempo in esso, che viaggiano tra le dimensioni e partecipano alla trasformazione e Creazione). Il suono e la vibrazione che questo nome ha per me, unitamente alle immagini e sensazioni che vivo e ricevo tramite di esso, e grazie all’interazione con questi Esseri, è il modo in cui la mia mente e consapevolezza hanno tradotto un linguaggio multidimensionale in un tempo e uno spazio che è finito. È il filtro nato dalle esperienze vissute da me, attraverso il mio corpo nella mia vita in un tempo che parte dalla mia infanzia ed arriva ad oggi. Esattamente come fa ognuno di noi traducendo un insieme di impulsi elettromagnetici carichi di informazioni in pensieri, parole, immagini e definizioni che nascono dal nostro sentire autentico.
Esattamente come fa ognuno di noi traducendo un insieme di impulsi elettromagnetici carichi di informazioni in pensieri, parole, immagini e definizioni che nascono dal nostro sentire autentico. Quanto più il canale si libera dalle proprie e altrui resistenze, così come dalle strutture acquisite, tanto più l’esperienza è autentica nella sua espressione. Ognuno di noi esprime differentemente l’Universo, ha un gusto, un suono che è proprio.
È arrivato il momento di esprimere quel suono con quei dettagli personali che fanno la differenza.
Per molti anni ho “messo al servizio degli altri” la mia capacità di connettermi con le dimensioni attraverso le tecniche di coaching, le pratiche sciamaniche, la lettura dei registri akashici e la riattivazione delle frequenze cosmiche, impiegando tutti quegli strumenti e insegnamenti ricevuti nel corso della mia formazione personale e interagendo con quegli Esseri, il mio collettivo. Questo era il mio modo di essere al servizio, essere di aiuto, supporto e o guida affinché la persona potesse riconoscere la propria guida interiore e riunire “i propri puntini”, ritrovando il potere delle proprie connessioni.
Quella parte lì resta, ma è in qualche modo periferica. Il cuore è un altro e vuole esprimere la propria bellezza e soddisfazione.
Ora è il momento per me di lasciarmi andare nella danza e abbraccio di quella connessione e lasciar fluire da lì il mondo che desidero vivere e raccontare. È una unione sacra.
Il mio intento è rendere possibile e vivo quel cambiamento, il nuovo che vogliamo manifestare qui, ora. Le nostre passioni e i sogni sono il nostro motore, creare meraviglia e ispirare il cambiamento. Non devi far tue le mie credenze, le mie visioni e strutture, queste mutano ed espandono come la mia consapevolezza.
Creare cambiamento significa lasciar andare un equilibrio che non esprime più la totalità del nostro essere, lasciare andare quell’identità che avevamo assunto, per aprirsi invece al non ancora conosciuto o presagito, vuol dire camminare per un po’ al buio fidandosi di quella voce e quel sentire che provengono dall’anima e dalle sue connessioni. Tutto avviene in un tempo sul quale non abbiamo controllo. L’ importante è porsi domande, essere curiosi e desiderosi di trovare le risposte che rispondono ad un sentire profondo, fisico, delizioso che è proprio dell’anima e scalpitano per uscire finalmente allo scoperto. È il momento di far sentire la tua voce.
Annalisa
Leave a Reply