È sera
Tutto si ferma l’aria frizza
Sei qui abbandonato con piedi semi nudi che calcano la terra
Ti domandi: chi sono?
La tua terra sembra perduta
La tua casa un ricordo lontano
Eppure tu calchi la terra con piede umano.
Ne guardi la pianta rugosa e chiedi Perché? Perché mai qui?
Io non ricordo
Frizza l ‘aria e ora anche il cuore.
Ora sì prova ardore e si infiamma.
Ora ora è calma e il passo divien felpato
Sì tu sei nato sei portato qui in balia dei venti e delle leggi che tutto governan
E tu tu sei cieco tu sei dimentico dell’altrui dolore ardore
Tutto si quieta in un sonno profondo
Silenzio
Poi la pioggia, bagna il tuo viso mi duole la gamba, avanza un sorriso
Chiudo la bocca nessun qui mi tocca perché son inviso
Ma perché mai!? Tuona il sorriso del viandante che da sempre accompagna la tua gamba
Perché non hai riso?!
Perché non hai cantato!?
Perché non hai ballato?!
Perché non hai amato?!
Questo squarcia il velo come un ululato
E ricordi le persone gli animi e i cuori, sì anche i dolori ma son oggetti preziosi
Hai donato hai amato hai lodato la tua forma in altre forme
Hai pregato la tua forma in altre lingue
Ora puoi
Ora sei
Sei colui sei colei che dipinge il suo volto
Il volto si tinge e il mondo si stringe in un coro di ogni dono
Tu sei tu sai tu vai
Ayladan
© Copyright 2021. La Danza del Tuono di Annalisa Dell'Orto C.F.: DLLNLS73E56F205Z - P.I.:10954800966
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